Centrale rischi Banca d’Italia…. Conoscerla per non subirla!

La Centrale rischi (CR) è "l'incubo" di tanti imprenditori...


Questo strumento, infatti, rappresenta una delle fonti principali che contribuiscono ad influenzare il rating delle aziende.

Avere una Centrale rischi di “colore verde” non solo rappresenta una delle armi vincenti per rapportarsi con le Banche, ma potrebbe anche avere benefici sia in termini patrimoniali sia in termini economici (ad es. miglior rating e quindi minori oneri finanziari).


In questo periodo particolare che stiamo attraversando, è diventato estremamente importante avere una ottima CR. Dobbiamo imparare a leggerla e monitorarla costantemente perché rappresenta la prima fotografia che la Banca fa dell’azienda e i suoi dati incidono, e non poco, sulla valutazione di affidabilità, sul merito creditizio e quindi sulla percezione di rischio


Ma proviamo a capirci qualcosa in più.


Cosa è la Centrale rischi?

E’ un archivio gestito direttamente da Banca d'Italia, che raccoglie i dati relativi alle situazioni debitorie dei clienti nei confronti delle banche.

Tutti i mesi confluiscono all'interno di questa banca dati le segnalazioni provenienti da alcuni intermediari partecipanti (Istituti di credito,

società finanziarie, le società di cartolarizzazione dei crediti e altri intermediari).

Se questi soggetti concedono finanziamenti e garanzie o ricevono garanzie dai clienti, sono tenuti per legge a partecipare alla CR con l’invio di informazioni.


Mi preme sfatare subito 2 falsi miti:

a) la Centrale rischi NON è uno strumento ad uso esclusivo delle banche. Tutti gli imprenditori possono, anzi devono, consultare liberamente e gratuitamente la propria Centrale rischi.

b) la Centrale rischi NON contiene solo dati negativi


Quali dati sono presenti in Centrale rischi?

Vengono registrati in Centrale rischi, i finanziamenti (mutui, prestiti personali, aperture di credito, ecc.) e le garanzie.

Questi dati per essere segnalati devono rispettare alcune soglie:

1) in caso di finanziamenti, l'importo deve essere superiore a € 30.000

2) nel caso di criticità sulla corretta restituzione del debito, l'importo deve essere superiore a € 250


Chi può richiedere l'accesso alla Centrale rischi?

Come dicevo prima, tutti i soggetti (persone fisiche e aziende), possono richiedere l’accesso ai propri dati segnalati in Centrale rischi


 Come funziona

Da qualche tempo la Banca d’Italia ha deciso di aprire “il forziere”

Infatti, come dicevo, esiste la possibilità di consultare i propri dati direttamente on-line e ricevere indicazioni in tempo reale.

Un grande passo in avanti per permettere a tutti di verificare tutte le posizioni debitorie a proprio nome presso banche e società finanziarie. 


L’accesso ai nostri dati è naturalmente gratuito e si opererà in modo protetto. Ci consentirà di:

1) verificare i dati segnalati a nostro nome nella Centrale rischi

2) verificare la propria posizione nella Centrale di Allarme Interbancaria (CAI)

3) segnalare eventuali irregolarità riscontrate nei dati 

4) inviare un esposto in maniera semplice e veloce


 Perché è importante conoscere la propria Centrale rischi?

Ogni imprenditore dovrebbe conoscere, saper leggere, analizzare, capire, monitorare i dati contenuti nella Centrale rischi della sua azienda.

Dovrebbe farlo perché i dati, e quindi le segnalazioni, contenuti in questa banca dati incidono, e non poco, sulla valutazione del merito creditizio.

E’ chiaro? In tutta sincerità credo di no.

E sapete perché penso questo?

Perché la maggior parte degli imprenditori non conosce affatto questi dati. Non conosce l’andamento della Centrali rischi della propria azienda, non sa quali sono i dati segnalati, non sa se qualche banca lo ha segnalato negativamente, non sa che “l’innocuo giro delle 7 banche” per chiedere degli affidamenti viene segnalato, e non sa se i dati segnalati sono corretti, ecc...


Come evitare che la nostra Centrale rischi abbia un “colore rosso”?

E' necessario fare alcune attività molto semplici. Ve ne cito qualcuna.


L’imprenditore deve abituarsi a:

1) richiedere e monitorare la Centrale rischi dell’azienda almeno 6 volte l’anno

2) conoscere i dati contenuti in questa banca dati prima che glieli faccia notare la banca a cui si rivolge, ovviamente con le conseguenze che sai benissimo

3) utilizzare più banche per diversificare correttamente gli affidamenti

4) valutare l’ammontare, la tipologia e la finalità degli affidamenti che necessitano alla sua azienda

5) prestare attenzione agli sconfinamenti

6) prestare massima attenzione alla durata degli sconfinamenti.


Un’ultima cosa.

Qualcuno di voi penserà: troppa fatica. Devo andare in Banca d’Italia, aspettare la risposta, perdere una mattinata,..

Sbagliato!

E’ più semplice di quanto pensate


Come si fa ad accedere ai dati presenti in Centrale rischi?

E' molto semplice e richiede 5 minuti del “vostro prezioso tempo”.

L’accesso si potrà fare da qualunque dispositivo (computer, tablet, smartphone).

Se vogliamo ottenere risposte in tempo reale, dobbiamo procedere con l’accesso tramite identità digitale SPID o tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS). 

Per chi non possiede una identità digitale, si può procedere con il metodo classico (modulo da compilare e inviare).

Questo il link diretto per l'accesso ai dati:

https://arteweb.bancaditalia.it/arteweb-fe-web/cr


Vi suggerisco di fare questo piccolo “investimento” oggi. Non rimandate.

Questo piccolo accorgimento vi farà fare un salto di qualità importante nella relazione con le Banche. Sarà un elemento di “tranquillità” per loro, perché dimostra alla banca che avete attenzione per le questioni della vostra azienda e le monitorate.


Se volete capire come leggere i dati di una Centrale rischi e individuare le aree di miglioramento, contattatemi per una chiacchierata.



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