L'uso del contante è fondamentale. Lo consiglia anche la BCE
Chi lo avrebbe mai detto. Anche la Bce dice “Non si sa mai!”
Il contante rimane fondamentale
Lo afferma anche la #BCE nel suo ultimo bollettino economico.
Si legge: “Attualmente, in vari paesi le banche centrali, i ministeri delle finanze e le agenzie di protezione civile raccomandano alle
famiglie di dotarsi di una riserva di contanti che consenta di effettuare gli acquisti essenziali per diversi giorni. Ad esempio, le autorità
di Paesi Bassi, Austria e Finlandia suggeriscono di detenere importi compresi approssimativamente fra 70 e 100 euro per ogni membro
della famiglia o sufficienti a coprire i bisogni essenziali per circa 72 ore”

Ma il contante dovrebbe essere eliminato?
Da anni si parla della "fine" del contante, ma la realtà è molto diversa.
Pensate alle fasi di incertezza (crisi economica 2008, periodo Covid, ecc). E' proprio in quei momenti che la richiesta di contante aumenta.
Al di là delle fasi di incertezza, a mio parere, l'utilizzo del contante non dovrebbe essere eliminato.
Diverse sono le ragioni:
1. Resilienza del sistema
Ultimamente abbiamo assistito a blackout e malfunzionamenti di sistemi informatici che hanno paralizzato le transazioni digitali. Ci siamo
trovati a non poter utilizzare anche per più di 24 ore bancomat, carte di credito. In queste situazioni il contante è fondamentale. Ci consente
di non dipendere da nessuno.
2. Inclusione finanziaria
E’ palese, non tutti i cittadini hanno dimestichezza con la tecnologia. Il contante garantisce a tutti di gestire le operazioni quotidiane, anche
quelle che sembrano più banali.
3. Gestione emergenze
Avere a disposizione una somma di denaro contante (sicuramente più di 72 ore), ci consente di gestire senza ansia le emergenze.
4. Auto-educazione
Utilizzare il contante ci consente di avere maggiore contezza di ciò che spendiamo. Se alla mattina ho 100€ nel portafoglio e a fine giornata
solo 5€ visualizzo immediatamente ciò che ho speso. Se pago con bancomat o carta questa cosa è meno immediata.
E’ importante non perdere mai di vista l’utilizzo consapevole del contante

Avere una disponibilità di contante non implica necessariamente un impiego irresponsabile.
Sarebbe opportuno non perdere di vista alcune buone prassi.
Vediamone qualcuna.
1. Stima della riserva necessaria
Non esiste una regola generale.
Dipende da:
✔️ composizione nucleo familiare
✔️ condizione lavorativa (stabile o no)
✔️ abitudini di spesa
✔️ utilizzo costante di un budget familiare e quindi un controllo frequente delle uscite
✔️ capacità (e possibilità) di operare tagli su alcune voci di spesa senza stress
Per ciò che riguarda l’ammontare, io suggerisco di tenere sul conto corrente una cifra non superiore ai 5.000 € e crearsi il fondo di
emergenza, cioè quella somma che in caso di imprevisti mi consente di far fronte ad almeno 3 mesi di consumi (affitto/mutuo,
bollette, alimentari, necessità figli,.). Questa somma non tenetela sul conto corrente ma in strumenti diversi e comunque prontamente
liquidabili.
2. Ripartizione sicura
È preferibile non custodire tutto il contante in un solo luogo. Se possibile, dividerlo in più aree sicure, mantenendo tuttavia la possibilità di
accesso in caso di necessità.
3. Monitoraggio della riserva
Controlla periodicamente la riserva di contante detenuta e se necessario ricostituisci il castelletto
4. Impiego appropriato
Il contante va utilizzato per piccoli pagamenti, acquisti giornalieri, o quando gli strumenti digitali non sono disponibili e/o convenienti. Per
transazioni di grande entità dobbiamo tener presente che esiste una normativa antiriciclaggio che va rispettata.
5. Sicurezza
Il tema sicurezza è un elemento da non trascurare quando parliamo di contante. Alcuni suggerimenti, all’apparenza banali:
✔️ evitare di custodire ingenti somme in casa
✔️ non esibire denaro contante in pubblico
✔️ in caso di trasporto, suddividere le somme in più contenitori
✔️ mantenere anche una quota su strumenti digitali, da utilizzare nelle circostanze che lo richiedano
Per mettere in pratica tutte queste cose dobbiamo fare un primo passo: migliorare la nostra cultura finanziaria e aumentare la nostra
consapevolezza prestando attenzione soprattutto alle fonti dalle quali attingiamo informazioni.
Buona educazione finanziaria
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