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La PAGELLA CREDITIZIA della tua azienda...

A scuola, quando arrivava il giorno delle “interrogazioni” era per tutti un momento un po' di tensione. Chissà cosa mi chiederà, quale voto mi darà, riuscirò a rispondere a tutte le domande…


Per mettere insieme la nostra pagella scolastica, dovevamo affrontare le interrogazioni su tante materie. Ad ognuna di queste il prof attribuiva un voto ed il totale di tutti i voti ci dava una fotografia della nostra preparazione scolastica con esito finale “promosso, bocciato, rimandato”..

Serviva avere ottimi voti in tutte le materie per essere promosso, altrimenti si rischiava di impegnare l’estate a studiare.

Pe le aziende funziona allo stesso modo.

Per dare un giudizio positivo, la Banca esprime un voto in tante “materie”. E questo giudizio deve essere positivo in tutte le aree per ottenere una promozione e soprattutto per ottenere affidamenti.



Quali sono le aree di analisi aziendale

Le analisi aziendali sulle quali viene costruita la “pagella creditizia” riguardano 3 aree: quantitativa, qualitativa, andamentale

In ognuna di queste aree vengono esaminati dei parametri che esprimono l’affidabilità dell’azienda sia sul passato ma soprattutto sul futuro. Sono parametri molto importanti che non si possono ridurre alla semplice analisi sintetica di un bilancio e di qualche altro pezzo di carta.

Il rating creditizio è il processo attraverso il quale, analizzando determinati parametri (ad es DSCR, PFN/EBITDA,...), viene sintetizzato un giudizio complessivo di affidabilità di un’impresa. La fotografia che se ne ricava colloca l'impresa in diverse classi di rating (ad es AAA, AA…. BBB, o 1,2,3…ecc)

Con l’entrata in vigore del Nuovo Codice della crisi d’impresa, la valutazione del merito creditizio è diventata ancora più importante. 

Infatti le banche, devono, sia nella fase di istruttoria e sia nella fase di monitoraggio del merito creditizio, valutare attentamente e preventivamente “gli idonei assetti organizzativi, amministrativi e contabili”. Omettere di fare o fare in modo superficiale questa attività, farà incorrere le banche in possibili responsabilità patrimoniali (ad esempio, per incauto affidamento o abusiva concessione del credito) in caso si verifichi un dissesto della società affidata.

Inoltre, da gennaio 2018 sono stati introdotti i nuovi principi contabili IFRS9 che impongono alle banche di realizzare accantonamenti non solo per i “crediti deteriorati” ma anche per i crediti “in bonis” (stage 1 e 2). 

Valutazione del merito creditizio da parte delle banche

Per quanto appena detto, le banche, ad esempio, nel valutare il merito creditizio delle imprese dovranno porre attenzione non solo più al passato (backward-looking) ma soprattutto al futuro (forward-looking) con l’obiettivo di verificare se l’impresa che stanno finanziando produrrà flussi di cassa a sufficienza per ripagare il servizio del debito.


Ma cosa significa tutto questo??

Senza entrare nei dettagli tecnici, questo vuol dire che ci sarà MOLTO PIÙ CREDITO PER POCHI ELETTI.

Detto in modo ancora più esplicito, le banche finanzieranno i migliori cioè coloro che saranno in grado di farsi valutare da una banca come “IMPRESA NON A RISCHIO”.


Per queste ragioni, i sistemi di analisi delle banche per la valutazione del merito creditizio delle imprese, sono stati integrati, e già da tempo, con una serie di parametri/indicatori nuovi e molto più precisi che permetteranno di cogliere tutti i segnali di difficoltà di un’azienda, molto prima che lo stesso imprenditore se ne renda conto.


Alla luce di tutte queste novità, e’ diventato molto importante per ogni azienda organizzarsi per prevenire eventuali situazioni di allerta.


Nella tua azienda come sei organizzato?

Hai verificato la TUA PAGELLA CREDITIZIA??

Se non lo hai ancora fatto, ti invito a pensarci in fretta. I tempi sono veramente stretti.


Se vuoi capire come fare, contattami.

Ti mostrerò la procedura corretta da seguire (6 fasi) messa a punto dopo tanti anni di esperienza e che ti permetterà non solo di scoprire quale è la TUA PAGELLA ma anche pianificare al meglio il tuo futuro aziendale. paragrafo

Autore: Alfonso Paura 22 mar, 2024
Prima di raccontarti un aneddoto che mi è capitato qualche giorno fa, ti faccio alcune domande. Ritieni veramente che: - l'unico obiettivo per un'azienda è quello di chiudere in utile? - l’utile è l'unico dato che interessa, ad esempio ad una banca? - chiudere il bilancio in utile è garanzia di Azienda sana? Io penso proprio di NO.
Autore: Alfonso Paura 22 mar, 2024
La direttiva stabilisce che i paesi membri, entro il 2050 , dovranno definire dei piani per avere un patrimonio edilizio a zero emissioni. Nello specifico, si dovrà realizzare un taglio del 16% entro il 2030, del 20-22% entro il 2035 per poi arrivare a zero emissioni entro il 2050. I paesi potranno decidere su quali edifici concentrarsi. L’unico vincolo sarà garantire che almeno il 55% della riduzione del consumo medio di energia primaria sia ottenuto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le peggiori prestazioni energetiche.
Autore: Alfonso Paura 22 mar, 2024
Miliardi di euro che passeranno nelle mani della generazione nata tra il 1981 e il 1996, i cosiddetti Millennials. Allora la domanda nasce spontanea…
Autore: Alfonso Paura 26 ott, 2023
" L'intelligenza artificiale non ha bisogno di vacanze o di una pausa dai suoi compiti, non si ammala e non si lamenta: lavora e basta " Stamattina ho letto questa cosa che mi ha molto colpito. E immediatamente mi sono venute da fare due riflessioni.
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